Storia dell’epilazione: cultura o canone imposto?

L’epilazione è al centro dei dibattiti Body Positivity degli ultimi anni, ma quando è nata?

Storia dell’epilazione: cultura o canone imposto?

L’epilazione è stata al centro dei dibattiti Body Positivity degli ultimi anni: c’è chi l’accusa di essere una pratica imposta dal patriarcato e chi risponde appellandosi ai gusti e alla libertà personali. In poche parole: abbiamo osservato le persone di tutti i generi riappropriarsi della possibilità di scegliere cosa fare con i propri peli, senza dover rispondere necessariamente a stereotipati canoni di genere o a particolari movimenti culturali.

Credits: @pan_dan / Instagram

Partiamo dall'inizio

In tutto ciò, ci è naturale chiederci da dove provenga questa pratica e quali sono stati i suoi sviluppi. Sappiamo che in ogni sua fase, questa abitudine è andata di pari passo con le mode: ogni periodo ha i propri vestiti, che lasciano più o meno pelle in vista. Ecco perché sono segnalati alcuni punti di svolta importanti nella storia dell’epilazione.

Sembra che i primi a preoccuparsi dei propri peli siano stati gli egiziani: le donne egizie utilizzavano pinzette ricavate da conchiglie, pietre pomice, cera d’api o cera di zucchero per rimuovere la peluria indesiderata.

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Nell’Antica Grecia e nell’Impero Romano era di moda fra i nobili di entrambi i sessi eliminare la peluria anche nelle zone pubiche (come dimostrano le statue dell’epoca, il più realistiche possibile e completamente senza peli). Fu in quel periodo che fecero la loro comparsa i primi rasoi.

Contemporaneamente, in Asia le donne si epilavano strofinando sulla pelle un pellame di pescecane esiccato.

In Arabia si diffuse la pratica dell’epilazione a filo, che tramite una spiccata manualità permetteva di rimuovere con estrema precisione i peli dal viso (e non solo). Questa tecnica è utilizzata in modo tradizionale tutt’oggi e non è difficile incontrarla nei quartieri arabi di tutto il mondo.

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Nel Medioevo la Regina Elisabetta I d’Inghilterra impose lo standard fra le donne: le sopracciglia e la prima linea di capelli della fronte andavano rimossi, spesso tramite metodi molto dolorosi! Sembra che l’abitudine di rimuovere i peli anche in altre parti del corpo fosse legata anche a necessità igieniche.

Nel 700 un barbiere francese inventò il primo rasoio maschile, che per la sua comodità diventò popolare anche fra le donne.

Nell’800 comparvero in Francia le prime creme depilatorie istantanee. Nel 1880 fu inventato il primo rasoio moderno per uomo, mentre le donne dovettero aspettare fino al 1910! La diffusione di queste tecniche fu simultanea al diffondersi di gonne corte e bikini.

Le prime strisce di ceretta e un primo rudimentale laser (presto abbandonato) arrivarono negli anni 60.

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E ora?

Dagli anni 80 ad oggi abbiamo visto il proliferare e il rinnovamento di innumerevoli tecniche per la rimozione dei peli: strumenti come l'epilatore a filo Colibry, dimostrano le tradizioni possono essere continuamente rinnovate e migliorate.

Negli ultimi decenni il movimento femminista ha rivendicato la possibilità delle donne di scegliere come comportarsi a riguardo. Da qui è esplosa la moda inversa: i peli non sono sempre indesiderati, ognuno può farci ciò che vuole, mostrarli con orgoglio o rimuoverli completamente. Si tratta di scelte personali che non dovrebbero mai essere imposte dall’alto!